Non si tratta comunque del bere e del mangiare come atti quotidiani e facenti parte dell’esistenza di ogni giorno del singolo individuo, ma si tratta piuttosto del BANCHETTO che si svolge durante il Carnevale.
Tutte le immagini del bere e del mangiare hanno in Rabelais una forte tendenza all’abbondanza e all’universalità che determina la loro iperbolicità positiva e il loro tono trionfale e gioioso.
Ma come si spiega questo ruolo eccezionale e universale delle immagini del banchetto?
Il mangiare e il bere sono una delle manifestazioni più importanti della vita del corpo grottesco ed è nell’atto del mangiare che queste immagini si manifestano nel modo più tangibile e concreto.
Le
immagini del banchetto sono profondamente attive e trionfanti poiché concludono
il processo di lavoro e di lotta dell’uomo, infatti il banchetto celebra sempre
la vittoria, “tristezza e mangiare sono incompatibili. Il trionfo del banchetto
è universale: è il trionfo della vita sulla morte.” Il banchetto è universale e
legato organicamente alla rappresentazione della vita, della morte, della
rinascita e del rinnovamento.
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